venerdì 2 dicembre 2011

Ancora passi avanti in Argentina sui diritti civili

30 Novembre, Buenos Aires-La camera dei deputati del parlamento argentino ha approvato in blocco un pacchetto di progetti di legge. Leggi che andranno poi discusse al Senato nella sessione prevista per il 10 dicembre.
I progetti di legge approvati riguardano tra le altre, il cambio di sesso (ley sobre identidad de genero), la possibilità di interrompere l’accanimento terapeutico in caso di grave malattia (ley sobre la muerte digna).
Ley sobre identidad de genero: La legge, che è stata approvata con 167 voti favorevoli, 17 contrari e 7 astenuti, permetterà di poter cambiare il nome e il genere sessuale nel documento nazionale d’identità (DNI) senza bisogno né dell’intervento di un giudice e né di diagnosi sia medico-psichiatriche.
Ley sobre la muerte digna: Questo progetto di legge, garantirà ai pazienti terminali il diritto di rifiutare volontariamente terapie che solo prolungano la vita in maniera artificiale, e di potere inoltre rifiutare l’alimentazione e l’idratazione , quando questi rappresentano soltanto il prolungamento nel tempo di uno stato terminale e irreversibile. L’unico requisito per garantire questo diritto, è che il paziente dia il suo consenso informato, e cioè, prima di prendere la decisione e manifestarla deve ricevere informazioni precise, sopra il suo stato di salute , il trattamento proposto, e le conseguenze previste nella mancata realizzazione del procedimento medico.
Nel caso che le condizioni di salute del paziente non permettano di dare il suo consenso, la decisione potrà essere presa dai famigliari o da i responsabili legali.
Il deputato socialista Jorge Rivas, ha così commentato dal suo blog personale(http://prensajorgerivas.blogspot.com/) “ Continuiamo ad ampliare i diritti. Abbiamo fatto nuovi passi in avanti nel riconoscimento e l’ampliamento dei diritti civili che è in corso nel nostro paese da otto anni” ed ha aggiunto : “ La premessa per  l’appoggio al progetto di legge (Ley  de la muerte digna) è che la vita è non è un obbligo, ma un diritto”
Gabriele Morandi

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