giovedì 15 dicembre 2011

Nicaragua: L'opposizione nel suo labirinto




Eliseo Núñez © (Foto G. Trucchi)
Lo scorso 3 dicembre, l'opposizione in Nicaragua ha mobilitato tra le 3 e le 4 mila persone a livello nazionale, per protestare contro la presunta frode elettorale nelle elezioni presidenziali del 6 novembre. Secondo i risultati pubblicati dalla massima autorità elettorale, il presidente Daniel Ortega sarebbe stato rieletto con oltre il 62 per cento dei voti. Tuttavia, l'ex candidato oppositore Fabio Gadea Mantilla insiste nel volersi dichiarare vincitore e ha deciso di rifiutare il posto in Parlamento riservato al candidato secondo arrivato. 
 
È oramai trascorso più di un mese da quando i nicaraguensi hanno depositato il proprio voto nelle urne e l'opposizione non ha ancora potuto - o voluto - presentare prove della frode elettorale. Non ha nemmeno spiegato perché, nonostante le missioni d'osservazione elettorale abbiano denunciato una serie di irregolarità, praticamente nessuno a livello internazionale stia mettendo in dubbio la vittoria di Ortega. Al contrario, quasi tutti i capi di Stato latinoamericani hanno già inviato le proprie congratulazioni per la sua rielezione.
 
Per cercare di fare chiarezza su alcuni punti, la LINyM ha pensato quindi d'intervistare il responsabile della campagna elettorale dell'Alleanza PLI e futuro deputato Eliseo Núñez Morales. Tuttavia, l'intervista è stata bruscamente interrotta dal politico, proprio mentre cercavamo di approfondire alcuni temi cari all'opposizione e che riguardano la presunta frode, la mancanza di prove e la scarsa reazione della comunità internazionale.



 
- Qual è l'obiettivo di questa mobilitazione? 
- È la prima di una serie di attività che hanno l'obiettivo di ricreare in Nicaragua un sistema elettorale credibile e accettato da tutte le parti. Ciò che queste elezioni hanno dimostrato è che, indipendentemente da qualsiasi discorso,  il sistema elettorale non è considerato credibile dalla maggior parte della popolazione nicaraguense. 
 
Non è possibile andare avanti con questo sistema. Bisogna cambiarlo e bisogna anche garantire che le elezioni siano pulite e trasparenti e che si possa sapere esattamente chi sia il vincitore della sfida, altrimenti la sfida si trasferisce in piazza.
 
- Guardando tutti questi striscioni mi sembra che ci sia anche un altro obiettivo e cioè denunciare che c'è stata una frode e che si vogliono nuove elezioni. Per il momento, però, non avete presentato prove... 
- La prova della frode è rappresentata da tutta una serie d'irregolarità che costituiscono un modello di comportamento. I seggi dai quali sono stati espulsi i nostri rappresentanti di lista sono proprio quelli in cui l'opposizione aveva un grande vantaggio sul Fronte Sandinista. Dove l'opposizione, con quei voti, avrebbe matematicamente accumulato quanto basta per vincere. 
 
- Queste sono supposizioni? Perché magari in quegli stessi seggi il Fronte Sandinista aveva aumentato i propri voti durante gli ultimi cinque anni... 
- Non sono supposizioni... 
 
- Parlo di prove concrete. Mi ricordo che nel 2008 avevate presentato i verbali di scrutinio... 
- La prova è che hanno voluto lasciarci senza prove fin dall'inizio. È l'espulsione sistematica dei nostri rappresentanti di lista dai seggi in cui stavano perdendo... 
 
- Quante persone hanno espulso? 
- Il 30 per cento e l'abbiamo documentato. 
 
- Sono stati espulsi?
- O non hanno dato loro l'accreditamento o li hanno espulsi. 
 
- Rispetto agli accreditamenti, però, a livello internazionale non si capisce come mai il Cse (Consiglio Supremo Elettorale) abbia detto che avete chiesto la sostituzione di 19 mila dei vostri rappresentanti di lista a sole 48 ore dal voto... 
- È completamente falso. Abbiamo chiesto la sostituzione di 8 mila rappresentanti, tra proprietari e supplenti, cioè in 4 mila seggi (su un totale di 13 mila seggi equivale al 31 per cento N.d.R.). 
 
- Non può essere questo uno dei motivi per cui in molti seggi siete rimasti senza rappresentanti di lista? 
- La legge ce lo permette ed è una delle strategie dei partiti. La lista definitiva (dei rappresentanti) l’abbiamo presentata solo 48 ore prima delle elezioni, evitando in questo modo che corrompessero con denaro i nostri rappresentanti. Il Cse aveva infatti consegnato la lista della nostra gente al Fronte Sandinista e quest'ultimo ha iniziato a ricattarli. È per questo che li abbiamo cambiati all'ultimo momento.
 
- Un altro elemento che crea confusione è che, sebbene le missioni internazionali abbiano segnalato irregolarità, nessuno ha mai messo in dubbio la vittoria di Ortega. L'ex candidato presidenziale dell'opposizione continua invece a dire che ha vinto con più del 50 per cento dei voti. Come è possibile? 
- Il nostro conteggio veloce dice che abbiamo vinto con più del 50 per cento. Il problema è invece che il Cse ha fatto sparire le prove e i risultati dei seggi. 
 
- Ma nessuno a livello internazionale mette in dubbio il risultato... 
- L'Unione Europea ha detto che non le è possibile determinare il risultato delle elezioni. 
 
- Ma il capomissione ha detto che non c'è stata frode e che Ortega ha vinto... 
- Non ha detto questo. Non ha detto che non c'è stata frode. 
 
- Luis Yáñez ha detto che per i politici, "frode" vuole dire proclamare vincitore chi ha perso e sconfitto chi ha vinto. E che se la domanda è se Daniel Ortega e il Fronte Sandinista hanno vinto queste elezioni, la risposta è indubbiamente sì... 
- Non ha detto questo. Ha detto che indubbiamente i numeri che dà il Cse lo danno come vincitore. 
 
- Ma questo è quanto ha detto l'Osa (Organizzazione degli Stati Americani)... stiamo parlando dell'Unione Europea... 
- Ha detto che indubbiamente i numeri che dà il Cse lo danno come vincitore, ma che il volume delle irregolarità non può generare un risultato sicuro... 
 
- Però come spiega che a livello internazionale non ci sia stata una reazione significativa? Non credo che il Nicaragua sia così potente da spaventare la comunità internazionale... 
- Quanti Presidenti hanno riconosciuto Ortega? 
 
- In America Latina credo quasi tutti... 
- Attraverso una comunicazione ufficiale nessuno, a eccezione di quelli dell'Alba. 
 
- Non è così... quasi tutti hanno inviato...anche quelli del SICA (Sistema d'Integrazione Centroamericano) hanno riconosciuto la vittoria...il Guatemala ha inviato una lettera... 
- Il SICA lo ha riconosciuto (Ortega) come organismo e il Guatemala non ha inviato niente.
 
- Il presidente Colom ha inviato una lettera ufficiale... 
- Il Presidente nuovo non lo riconoscerà... 
 
- Ma...  
 
(Eliseo Núñez abbandona improvvisamente l'intervista  e si rifiuta di rispondere alle successive domande)


© (Testo e Foto Giorgio Trucchi  - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione  Italia-Nicaragua - www.itanica.org )    

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