sabato 3 dicembre 2011

Comunicato urgente dalla Colombia


 200 PARAMILITARI PRENDONO IL CONTROLLO DELLA ZONA DI SAN JOSE’ DE APARTADO CON LA COMPLICITA’ DELLO STATO MINACCIANDO DI SGOMBERO E DI MORTE I CONTADINI
Il Lunedì 28 novembre, circa 200 paramilitari sono giunti a  La Esperanza, dove hanno sequestrato la gente per molte ore tenendole chiuse nel centro di salute, e impedendogli di comunicare. Starebbero controllando i precedenti di ognuno. Inoltra hanno detto che hanno comprato molte tenute a Playa Larga e che l’ordine è che le terre e le fattorie di cui hanno bisogno gli siano vendute, volente o nolente. Già hanno comprato 3 grandi tenute a Playa Larga dove avranno le loro basi e hanno dichiarato la loro volontà di fare lo stesso in tutta la zona.
Questa situazione è molto drammatica, perché la zona sta rischiando un imminente sgombero ed è in pericolo la vita della gente. Pretendendo così di sottomettere la comunità della zona alla logica paramilitare. Ci neghiamo a questo e non lo accetteremo, obbedendo solo ai nostri principi.
Chiediamo solidarietà davanti a queste situazioni e appoggio per esigere dallo Stato il cessare di questa situazione e la sua complicità.
Le nostre denunce seguono senza lo Stato mostri mai nessuna preoccupazione per l’azione intensa del paramilitarismo. Che è un braccio armato che lavora e reprime in piena coordinazione con la forza pubblica.
I paramilitari insistono che ci sottomettiamo a loro, minacciando di sterminarci.
Il presidente Santos è al corrente di questi orrori ma si rifiuta d’intervenire. Le forze paramilitari continuano intatte e protette dalla forza pubblica. Continuiamo a chiedere la solidarietà e a denunciare tutto questo, sicuri che la gente cosciente continui a camminare con noi in una resistenza morale davanti a questa infamia.
La Comunità di Pace ha invitato le autorità ad agire ed ha denunciato i seguenti fatti:
  Lunedi 14 Novembre 2011: alle 18:00, 30 paramilitari sono arrivati nel villaggio di La Esperanza, con fucili e abiti civili, è entrato nelle case, tra le famiglie della nostra comunità. Ancora una volta hanno ripetuto il loro messaggio: quelli che non si sottomettono a loro e non lavoreranno con loro, devono partire o morire, loro agiranno con ancora più forza.
Venerdì 18 NOVEMBRE 2011: alle 16:00, ancora una volta paramilitari entrati nel villaggio di La Esperanza, questa volta in abiti mimetici e fucili., dicendo che avrebbero iniziato a agire con maggiore decisione.
  Sabato 19 e Domenica 20 NOVEMBRE 2011, durante il giorno i paramilitari erano presenti nelle strade adiacenti ai villaggi di La Esperanza, Rodoxalí e El Porvenir. Hanno creato posti di blocco rubando le persone che trasportano cibo, dicendo che è vietato portare cibo per le case poichè hanno dichiarato il blocco di cibo. Chi viola tali disposizioni sarà ucciso.
Martedì 22 novembre 2011: dalle ore 05:00 alle ore 09:00, ci sono stati scontri tra paramilitari e la guerriglia nei villaggi di La Esperanza e Playa Larga, coinvolgendo civili. Diverse famiglie hanno dovuto scappare durante la  battaglia per salvare le loro vite. Anche in questo caso è evidente che i paramilitari, che continuano ad agire in stretta unione con l'esercito, vogliono usare come scudo la popolazione civile, e questo è un crimine di guerra. Anche la settimana scorsa sono stati denunciati simili eventi.
Le famiglie di La Esperanza, e quelli di Rodoxalí, El Porvenir e nei villaggi circostanti sono ad alto rischio. Diverse famiglie vogliono spostarsi. Pertanto chiediamo che si intervenga davanti al governo per chiedere il cessare delle azioni paramilitari, che sono le stesse azioni dello Stato camuffate. La Comunità di La Paz rimarrà ferma al proprio posto e non si sottometterà a gli ordini di questi criminali incaricati dallo Stato.
 Fonte: http://prensarural.org/spip/spip.php?article6877

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